Pd boccia il decreto carceri: «Ignorato il sovraffollamento»

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Il Partito Democratico a livello locale boccia il decreto carceri, sottolineando come il problema del sovraffollamento carcerario non sia stato affrontato nel testo della legge, come invece sbandierato su tutti i giornali.

Rita De Lima, del Tavolo Welfare e sanità del PD provinciale, ha dichiarato: «Diventa necessario il confronto continuativo con i Garanti dei detenuti che rappresentano presidi costanti negli Istituti di pena e sono testimoni dei drammi che si verificano (sui suicidi in aumento, anche qui a Biella un suicidio e vari tentativi fortunatamente non andati a segno). Biella è un Istituto che non ha sovraffollamento, che risente però della carenza di personale applicato, continuamente spostato e a scavalco. In questi giorni il Comandante dell’Istituto termina il suo incarico che ha saputo svolgere con molta competenza e determinazione, ora si attende una nuova figura che, confidiamo, possa essere una persona in grado di governare un carcere così complesso, così attenzionato, che ha risentito dei vari procedimenti giudiziari, ancora in atto, che hanno minato alla base la fiducia tra gli agenti e tra loro e i detenuti. Esiste ancora una carenza di personale tra gli agenti che deve essere affrontata. Importante l’arrivo da qualche mese di personale socio educativo, giovane che si sta formando».

De Lima ha proseguito: «Un Istituto dove la parte sanitaria, come è in tutta l’Asl, risente della carenza di medici e una maggior attenzione, molti i detenuti che ancora lamentano le lungaggini per essere portati a visite specialistiche».

Ha concluso: «Occorre implementare l’organico dell’ufficio ragioneria perché c’è un sovraccarico di lavoro con cui non si riesce a far fronte. Molti, troppi i detenuti che attendono i rimandi alle loro richieste per permessi, spostamenti, vaglia da parte dei familiari. Infine, è importante che si continui il lavoro svolto in sinergia tra associazioni di volontariato del territorio afferenti il tavolo Carcere, non riesce a fare un calendario delle attività congiunte, affrancarsi dal vuoto della solitudine frequentando corsi di studio, di attività socio educative, artistiche».

Infine: «Noi Pd rifiutiamo la logica del carcere come solo luogo di detenzione e come partito vogliamo dare opportunità perché persone vengano dati strumenti per poter riacquisire il proprio vissuto. Studi ormai di anni ci dimostrano che la scuola, imparare un mestiere, leggere, rafforzare le attività all’interno della struttura siano fondamentali per offrire una reale opportunità di non cadere nella recidiva».

Rita de Lima – Tavolo Welfare e sanità del PD provinciale

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