«Dimettermi per la battuta su Silvio Berlusconi? Non ci penso proprio»

Interviste

Cogotti dopo il post su Fb e la gogna social: «La sua passione per le donne era nota, lui stesso si sarebbe fatto una risata»


INTERVISTA

«Era palesemente una battuta, peraltro riferita a una passione che lo stesso Berlusconi non ha mai nascosto e che lo ha fatto finire più d’una volta agli onori della cronaca. Sono onestamente sorpresa dalla totale assenza di un minimo senso dell’umorismo».

Greta Cogotti, consigliera comunale del Pd, nonché neo vice presidente dell’assemblea, è diventata suo malgrado “famosa” in questi giorni, dopo un post relativo alla decisione di intitolare l’aeroporto di Malpensa all’ex presidente del consiglio. Post che ha provocato reazioni a livello locale, prima, e nazionale, poi, fino a essere stato ripreso dalla pagina social del ministro Matteo Salvini. A scatenare la rivolta di destra e l’invito alla Cogotti a dare le dimissioni è stata la frase “dedichiamo un aeroporto a Berlusconi, così le hostess gli fanno un bel servizio”. È seguita la gogna.

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Consigliera, si aspettava di scatenare questo finimondo? Ci spieghi cos’è successo.

Onestamente sono rimasta abbastanza sorpresa, anche perché quel post non era pubblico, ma con la privacy riservata ai miei amici su Facebook. Evidentemente qualcuno si è preso la briga di fare degli screenshot e farli girare.

In tanti l’hanno presa parecchio male…

A me dispiace se qualcuno si è sentito offeso, era una frase palesemente ironica e sarcastica. Considero che ho ricevuto messaggi di solidarietà persino da appartenenti alla Lega, che hanno riconosciuto un minimo di senso dell’umorismo. D’altronde ho scritto che l’aeroporto dovrebbe essere intitolato anche alle hostess per chiudere il cerchio, evidentemente anche quel post serviva a quello. Forza Italia non ha avuto la sua stessa reazione, si vede che è meno suscettibile e più consapevole di quanto a Berlusconi piacesse le donne. D’altro canto sono cose che non ha mai nascosto. Anzi, se n’è sempre vantato pubblicamente.

Però è comunque l’intero centrodestra, ora, a chiederle di fare un passo indietro. Che intenzioni ha?

La richiesta mi fa quasi sorridere. Non mi pare che qualcuno di ben più importante di me, a destra, ha detto cose decisamente più offensive abbia mai fatto un passo indietro. Penso agli attacchi subiti da Boldrini, alla bambola gonfiabile, alle offese rivolte ad Elly Schlein e prima ancora alla moglie di Matteo Renzi. Sempre domenica, tra l’altro. Di fronte a tali insulti, ho sempre dovuto ridere, non prendermela, perché “noi di sinistra siamo sempre così suscettibili, permalosi…”. Eppure, di fronte a una mia ovvietà sul trascorso dell’ex presidente del consiglio, io dovrei dimettermi dal mio ruolo perché non idonea. A questo punto, i miei colleghi “battute” fan ridere solo se le fanno le destre?

Ribadisco, non vedo che debba fare passi indietro per una battuta. Su un argomento peraltro, è sempre stato Berlusconi stesso a parlare di sé, a scherzare su di sé. Non ho nessuna intenzione di dimettermi. Chiedo invece che ci sia un pizzico di equilibrio e un minimo di senso della misura e della sensibilità di qualcuno.

E che si è rivolta anche alle forze dell’ordine?

Sì. Finora non ho ricevuto minacce, ma innumerevoli insulti e offese, anche pesanti, rivolti anche ai miei cari. C’è chi mi ha scritto che dovrei essere violentata. Ho fatto denuncia alla polizia postale e, in caso di proseguimento, mi riservo di presentare denuncia formale. Ma insomma, l’idea che chiunque possa minacciarmi di stupro e chiudere un occhio su una mia battuta è un po’ aberrante.

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