Pride, torna la lunga marcia per i diritti. “Stop ad omofobia, razzismo e sessismo”

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Sabato attese 2 mila persone al corteo con Vladimir Luxuria come ospite d’onore: “Ecco le nostre richieste alla politica locale e nazionale”

Torna sabato, dopo due anni, il Biella Pride, il corteo organizzato per chiedere diritti e tutele per la comunità LGBTQIA+ oltre che contro qualsiasi forma di discriminazione, che si tratti di omolesbobitransfobia come di sessismo, razzismo, abilismo e xenofobia. Il tema scelto quest’anno dal comitato organizzatore sarà «cammino in rivolta». «Marceremo insieme per riaffermare il nostro diritto alla libertà di essere chi siamo, senza compromessi. La nostra marcia, infatti, non vuole rappresentare una vittoria, ma piuttosto un nuovo passo avanti nella costruzione di un percorso di uguaglianza e giustizia».

Il Biella Pride cambierà edizione da quella vista l’ultima volta pre-pandemia. Le Juventudes Socialiste d’Italia, insieme a diverse associazioni locali, hanno organizzato l’evento. Il corteo partirà dalla rotonda di via Torino, andrà su per la via Torino, dove verrà girato verso Piazza Curiel, risalirà Via Italia e si concluderà in Piazza Martiri della Libertà. Nel corso della manifestazione ci sarà anche il tradizionale discorso conclusivo, ma il corteo sarà il cuore dell’iniziativa.

Da segnalare la presenza come ospite d’onore di Vladimir Luxuria, attivista storica e volto noto della comunità LGBTQIA+. Insieme a lei, il Biella Pride 2024 accoglierà due mila persone che si prevede parteciperanno all’iniziativa. Si parlerà non solo dei diritti delle persone LGBTQIA+, ma anche del razzismo, sessismo e altre discriminazioni sociali che ancora affliggono la nostra società. L’appuntamento è un’occasione importante per la nostra città, per sensibilizzare le istituzioni locali e nazionali.

Secondo Greta Cogotti, membro del comitato organizzatore, il Pride è anche un modo per “marciare contro tutte le forme di discriminazione, che sia essa di genere, orientamento sessuale, identità di genere o razza”. Inoltre, Greta ha affermato: “Il territorio sembra un’isola felice, ma molti faticano a fare coming out o ad esporsi. Speriamo che questa manifestazione aiuti a fare il passo successivo verso una maggiore accettazione e apertura della nostra comunità”.

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