Tagli e bilancio fiscale negativo per le imprese.

Economia,Imprese

La scure dei tagli si abbatte anche sulla politica industriale.

Il Paese naviga col vento in poppa… Sarebbe bello, però, capire verso dove. Quale sia la meta, la visione di questa sconclusionata destra di governo.

La politica industriale per i prossimi anni si basa sostanzialmente sulla fantomatica “Industria 5.0”, che partirà, salvo imprevisti, il prossimo anno, ma non è dato sapere per quanti anni verrà finanziata in futuro.
Per il resto, come si diceva poc’anzi, solo tagli.
Cassata l’Ace (Aiuto alla crescita economica), è pesantissimo il colpo di spugna anche per la decontribuzione alle imprese del Sud, che garantiva uno sconto del 30% sui contributi di tutti i contratti.
Il saldo fiscale per le aziende italiane è assolutamente negativo.
In buona sostanza, il Governo toglie soldi al tessuto imprenditoriale che l’ha votata, in larga misura.

La Legge di Bilancio approvata a dicembre 2023 non prevedeva nessuna forma di sostegno alle imprese, che si sono dovute accontentare del “pagherò” rappresentato da Industria 5.0, che andrà a finanziare un credito d’imposta (un generoso 45%) per investimenti industriali, materiali e immateriali, a patto che si ottengano risparmi energetici applicati “al processo produttivo”.
Vai a capire cosa intendano, nello specifico, con questa incerta definizione
L’impressione è sempre la stessa: si naviga a vista.

Rinaldo Chiola – Segretario Provinciale PD Biellese

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