Abbiamo probabilmente tutti il ricordo di quando fu annunciata la prossima introduzione dell’alta velocità Torino – Milano: in allora, il mercato immobiliare attorno a Porta Susa conobbe un’improvvisa vitalità, data principalmente da chi, residente nell’hinterland milanese, preferiva di gran lunga impiegare in treno, piuttosto che in mezzo al traffico automobilistico delle tangenziali, l’ora di viaggio necessaria per andare al lavoro.
Basterebbe questo per derubricare all’irrilevanza le abitudini della Consigliera Emanuela Fasson, che afferma di essere da trent’anni pendolare e di muoversi da trent’anni agevolmente in macchina per Torino e Milano.
I biellesi, secondo la collega di FDI, dovrebbero “darsi da fare” come i milanesi, mica lamentarsi dei treni: arrendersi all’evidenza e andare a Milano e Torino in automobile (basta andarci in quattro e si spende meno che in treno, dice), o al più con l’autostradale, che da Carisio porta direttamente in centro, e chissenefrega dell’inquinamento, perché inquina di più scaldarsi bruciando legna.
Anzi, incuranti dell’inefficienza del trasporto pubblico, molti genitori anziani di suoi colleghi ben volentieri verrebbero a vivere a Biella, perché a Milano è sufficiente che vadano via di casa per tornare e trovarla occupata (pare un po’ un’esagerazione, ma tant’è).
Forse, tuttavia, sarebbe meglio che la Consigliera Fasson guardasse un po’ di più fuori dalle finestre del suo ufficio milanese (o dal finestrino della sua automobile).
A Carisio per prendere l’autostradale devi andarci in automobile e magari un’automobile non ce l’hai, perché non te la puoi permettere, o perché la usa un tuo familiare per spostarsi nel biellese, dove il trasporto pubblico comunque lascia a desiderare; e non è detto che tu abbia l’intenzione di chiedere un passaggio proprio alla Consigliera Fasson.
C’è da chiedersi se questo sia lo spirito con cui FDI e tutta la maggioranza cittadina intendano affrontare l’“inaugurazione di una nuova stagione di confronto con l’Agenzia Piemontese per la Mobilità”, come si leggeva nel programma elettorale del sindaco Olivero.
Se addirittura l’assessore regionale Gabusi finalmente riconosce la necessità di intervenire sul trasporto ferroviario per Biella, non ritiene la Consigliera Fasson di dover andare oltre le proprie abitudini ed esigenze personali e attivarsi, insieme a tutta la maggioranza, affinché la Regione sin dal 2025 ottenga per il Biellese risorse da inserire nel contratto di programma con RFI per l’elettrificazione della tratta Biella Novara, che richiederebbe un investimento di 55/60 milioni, quando per la Aosta Ivrea ne sono stati stanziati 170 e a RFI sono stati stanziati ben 24,8 miliardi di fondi PNRR per l’ammodernamento della rete ferroviaria? Non ritiene di doversi attivare con tutta la maggioranza affinché siano modificati gli orari del nodo ferroviario di Torino per ottenere un migliore servizio con più treni diretti sulla linea da e per Biella, posto che l’Agenzia Piemontese per la Mobilità parla, a questo proposito, di mancanza di un input politico negli ultimi cinque anni?
Questo ci attenderemmo tutti dalla maggioranza cittadina: non un invito ai biellesi a darsi da fare e adattarsi, ma un impegno a dare esecuzione al suo stesso programma elettorale, senza pretendere che l’intero territorio biellese viva nel magico mondo della Consigliera Fasson.
Andrea Basso – Consigliere Comunale del Partito Democratico