È notizia delle ultime settimane che il Biellese si aggiudica un nuovo primato poco invidiabile: quello del superamento del numero di pensionati rispetto ai lavoratori attivi. Questo triste primato lo condividiamo con altre dieci città del Nord Italia. La causa principale è indubbiamente la forte denatalità, un fenomeno che troppo spesso non comprendiamo appieno nelle sue cause profonde. La denatalità è lo specchio di un’insicurezza economica diffusa e di una carenza di servizi nelle nostre province. Chi sceglierebbe di mettere al mondo un figlio sapendo di non potergli garantire un futuro sereno? Ricordiamo che, ancora oggi, il congedo parentale non è paritario tra uomini e donne e che il carico del mantenimento della famiglia grava principalmente sulle donne, spesso costrette a rinunciare al lavoro per mancanza di servizi adeguati a supportare le neo-famiglie. È allarmante notare che, in Italia, i giovani tra i 15 e i 35 anni sono i più a rischio di povertà: costretti a scegliere tra lo studio, un abbonamento ai trasporti e il cibo, vivono in una condizione di precarietà che genera ansia e frustrazione. Questa perenne incertezza, unita alla mancanza di prospettive aumenta: stress, ansia e depressione che nei casi estremi possono portare a fenomeni come il suicidio e violenza, particolarmente diffusi nelle periferie, dove i giovani si sentono abbandonati dalle istituzioni e sfiduciati dalla politica. Il nostro territorio, con le sue bellezze naturali e il suo clima mite, ha un enorme potenziale. Per risollevarsi, è necessario investire in modo massiccio nel welfare, nei trasporti e nel mondo del lavoro, trasformando il Biellese in un luogo attrattivo per le nuove famiglie. Tuttavia, questa trasformazione non può avvenire senza un approccio integrato e lungimirante che coinvolga tutti i livelli della comunità: dalle istituzioni locali alle imprese, dalle scuole alle associazioni civiche. Solo creando un tessuto sociale ed economico più solido e coeso si potrà invertire la tendenza della denatalità e offrire alle nuove generazioni un futuro più stabile e promettente. Un cambiamento di rotta richiede visione e coraggio. Le politiche del lavoro devono mirare a creare occupazioni dignitose, mentre quelle familiari devono sostenere concretamente le giovani coppie. Aumentare gli incentivi alla natalità, migliorare l’accesso ai servizi educativi e rafforzare i trasporti pubblici sono solo alcune delle azioni indispensabili per rendere il Biellese non solo un luogo dove vivere, ma dove desiderare di costruire una famiglia e un futuro. È tempo di agire. Non possiamo permettere che il nostro territorio diventi una terra di pensionati senza giovani a cui passare il testimone. È una sfida che richiede responsabilità collettiva e azioni coraggiose, ma è anche una grande opportunità per ripensare il nostro modello di sviluppo e ridare speranza a chi oggi si sente lasciato indietro. Sta a noi scegliere se continuare su questa strada o lavorare insieme per un futuro diverso, più giusto e prospero, per tutti.
Alessandro Bardone
Segretario Federale Giovani Democratici Biella