L’INTERVENTO De Lima e Basso del Pd contro le politiche della maggioranza
Il carcere è un tema troppo spesso trattato in modo ideologico e divisivo. Abbiamo però un faro che ci aiuta ad affrontarlo: l’art. 27 della Costituzione, secondo cui “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. Soprattutto nel periodo estivo aumenta la preoccupazione per l’impossibilità di garantire turnover decenti al personale per garantire una gestione degli istituti efficiente.
Per contro, il sovraffollamento aumenta l’intolleranza e la demagogia ha troppo spesso il sopravvento. Come sempre c’è chi pensa che basti costruire nuove carceri (con che soldi non lo si dice mai, perché tutto viene demandato al prossimo bilancio…) e chi pensa a dare umanità e possibilità di futuro alle persone detenute.
Peccato che il Governo non sia mai disposto ad ascoltare le opposizioni e le proposte che arrivano da più mondi, anche quando si pongono temi cosi scottanti e difficili. Infatti ieri, dopo l’ennesimo rifiuto di ascoltare le proposte avanzate in parlamento, il PD è uscito dall’aula. Occorre una profonda riflessione su questo tema che non può essere solo inasprimento delle pene e introduzione di nuovi reati, come fatto dal governo Meloni fin dal suo primo provvedimento, ma una revisione totale del sistema carcere, volto a renderlo conforme alla Costituzione.
Il sottosegretario Delmastro sostiene di avere una soluzione per le carceri. Ma c’è un problema: è assurda e demagogica, come sempre sono le sue proposte, che parlano alla pancia delle persone per confondere e spostare l’attenzione dai problemi reali. A fronte del sovraffollamento, il sottosegretario vuole riportare i detenuti stranieri (un terzo del totale) nei loro paesi. Come e con che soldi non lo dice, e non ci dice neppure che è una proposta irricevibile perchè nessun paese è disponibile a riprenderseli: è solo banale demagogia.
Cosi come demagogica è la “battuta” sulle borseggiatrici che devono essere messe in carcere con i figli piccoli perchè cosi le persone non avranno piu paura: in questo come in altri casi, dimentica (al pari di tutta la destra) la primaria necessità di tutelare i bambini. In questo modo, Delmastro vorrebbe silenziare il dibattito, che dura da molto tempo, sulla necessità di creare condizioni di vita adeguate per le mamme con figli piccoli.
Cosi come populista è la soluzione presentata per aumentare il personale degli agenti di polizia penitenziaria, e sono gli stessi agenti a denunciare che è l’ulteriore proposta vuota, perché non ci sono soldi in bilancio. A fronte di 5000 agenti che vanno in pensione, se ne assumeranno 1000 tra il 2025 e il 2026, che non serviranno neppure a coprire una minima parte di questa emergenza: altro che pensare a nuove scuole di polizia penitenziaria, quando anche quella della vicina Verbania non esaurisce i posti a disposizione!
Delmastro e la destra dipingono la sinistra come irresponsabile e solo sempre favorevole a lasciare tutti liberi di delinquere. In realtà la sinistra, e il PD in particolare, pensa che alla luce della Costituzione occorra fare processi celeri, certezza della pena, misure diverse e strutture diverse dal carcere per i reati minori (è notizia di oggi che proprio a Biella lo richieda anche il sindacato della polizia penitenziaria SAPPE) e formazione dei detenuti e del personale.
La questione, che il governo volutamente ignora, è che il carcere va completamente ripensato: ci esortano a farlo l’Europa, che continua a segnalare la situazione delle carceri italiane per inciviltà e disumanità, e il Presidente della Repubblica. Da ultimo , ci esorta a farlo la nostra coscienza, per chi ce l’ha.
Il Partito Democratico crede fermamente che le false promesse e le false soluzioni, che ignorano il dettato costituzionale, rischino solo di far implodere il sistema, mettendo a rischio tutti.
Rita de Lima, responsabile welfare e sanità del Partito Democratico Biellese
Andrea Basso, consigliere comunale del Partito Democratico a Biella